Guida passo passo all’impianto domotico

DAL CANTIERE ALLA CONSEGNA, TUTTE LE OPERAZIONI DA SEGUIRE PER FORNIRE UN IMPIANTO FUNZIONALE E SU MISURA DEL CLIENTE. E, SOPRATTUTTO, PER NON TROVARSI IN SITUAZIONI SPIACEVOLI CON SYSTEM INTEGRATOR O PROGETTISTI

PREPARAZIONE

L’iter che porta alla realizzazione di un impianto elettrico domotico è composto come sappiamo di varie fasi, la 1a, quella di dialogo con il committente e la conoscenza delle sue esigenze, la 2a, quella in cui effettuiamo una pre-progettazione e che ci porta a formulare un’offerta tecnico-economica sicuramente ancora da affinare nei dettagli, ma sicuramente equilibrata e congrua con le esigenze mostrate dal cliente e che sicuramente sarà ben ponderata nei costi, la 3a è quella della vera e propria progettazione dell’impianto e dell’architettura del sistema domotico, che definirà in maniera completa e definitiva quale sistema, quali componenti, ecc…verrà utilizzato e che culminerà con la realizzazione di una documentazione di progetto che ne permetterà una più facile istallazione e comprensione per chi opererà nel cantiere. Proprio da quest’ultima fase riprendiamo il nostro cammino e che parte appunto dalla documentazione di progetto che ricordiamo deve essere composta da:

– Progetto planimetrico in cui siano evidenziate le interfacce di ingresso, gli spazi istallativi, i carichi, i quadri ed i sottoquadri/scatole

– Schema unifilare in cui sono riportati i dispositivi di uscita ed i relativi collegamenti

– Schema a blocchi della logica di funzionamento del sistema

– Elenco dei dispostivi con la rispettiva nomenclatura identificativa

Potrebbe essere utile anche fornire delle tavole con le sezioni per delicate opere di installazione e quindi per una maggiore chiarezza. E’ giusto ricordare che la realizzazione di un impianto, ed in particolare di un impianto elettrico domotico, è come se vedesse operare 3 figure ben distinte, ovvero un progettista, un installatore ed un system integrator. Queste tre figure nell’ambito dei sistemi home & building automation possono essere sempre la solita persona o viceversa essere 3 persone distinte o magari esserne un mix, ma qualunque conformazione si stia utilizzando è sempre bene ricordare che sono 3 figure ognuna delle quali ha esigenze tecniche proprie e che nessuna delle 3 è indipendente dall’altra, questo è un aspetto tecnico ed organizzativo fondamentale per la buona riuscita della realizzazione. Vedremo appunto nel proseguo, come questo legame sia forte e fondamentale.

DOCUMENTI PER L’INSTALLAZIONE

Abbiamo parlato di tre figure e di come, prima della fase di installazione debbano essere redatti una serie di documenti di progetto e che abbiamo poco fa elencato. Questi documenti saranno redatti da colui che abbiamo nominato come “progettista”, ma a chi sono destinati? Sono destinati ad entrambe le due rimanenti figure, il system integrator o programmatore del sistema domotico, ed all’installatore elettrico ed alla sua squadra che opereranno in cantiere.

Perché questi documenti sono destinati ad entrambe le figure?

La risposta è semplice, sono documenti che da una parte contengono informazioni utili e fondamentali per l’installatore che deve posare e mettere in opera l’impianto e quindi ne deve conoscere la dislocazione e la connessione, ma contengono anche informazioni legate alla struttura ed ai legami che saranno fondamentali per il system integrator che dovrà realizzare le “interconnessioni virtuali” che daranno vita all’impianto ed alle sue funzionalità E’ facilmente comprensibile come eventuali variazioni da parte dell’installatore durante le operazioni di posa in opera e/o del system integrator durante la fase di programmazione, debbano essere condivise, anche con il progettista, e da questi ne derivi un aggiornamento della documentazione di progetto.

Si comincia quindi a comprendere come queste figure citate siano legate tra loro.

INIZIA IL CANTIERE…

Concentriamoci per il momento sulla parte installativa che avrà inizio nel momento gli operatori di cantiere riceveranno le indicazioni presenti nella documentazione di progetto, e quindi cominceranno ad operare per metterle in atto. In questa fase è importante ricordare, e la guida CEI 205-14 sulla progettazione, installazione e collaudo dei sistemi Home & Building contiene informazioni e riferimenti molto esaustivi, che durante una realizzazione impiantistica secondo la norma CEI EN 50090-9-1 vengono definiti e normalizzati degli specifici “spazi installativi” che gerarchicamente compongono la struttura realizzativa dell’infrastruttura impiantistica e che sono riassunti nella seguente immagine. 

In particolare:

–  IS1 è dedicato all’insieme dei quadri elettrici che ricevono i servizi forniti dalle reti pubbliche esterne (energia elettrica, gas, telefono), realizzato in locale tecnico comune ad un complesso di edifici.
–  IS2 è dedicato all’insieme dei quadri elettrici che ricevono i servizi derivati da IS1 (energia elettrica, gas, telefono), realizzato normalmente in locale tecnico alla base di ogni singolo edificio appartenente ad un complesso di edifici. 

–  IS3 è dedicato all’insieme dei quadri elettrici che ricevono i servizi derivati da IS2 per la loro distribuzione alle unità immobiliari (appartamenti) poste su ogni piano dell’ edificio. 

–  IS4 è dedicato all’insieme dei quadri centrali in un appartamento / villa: uno o più per i diversi impianti (energia, antifurto, telefono…), posti preferibilmente in un locale tecnico o nello spazio disponibile all’ingresso dell’UI. In IS4 arrivano le reti esterne (di piano) che distribuiscono tutti i servizi richiesti nell’UI. 

–  IS5 indica ogni spazio dedicato alle scatole di derivazione e smistamento: uno o più in ogni locale con la funzione di distribuire i servizi richiesti in quel locale, derivandoli da IS4. 

– IS6 indica ogni spazio dedicato alle scatole da incasso o superficie terminali: una o più in ogni locale, destinate a fornire il singolo servizio richiesto, derivato da IS5, nel punto prescelto nel locale. 

Durante le operazioni di installazione e montaggio si dovrà quindi tenere conto di queste definizioni di spazi e in particolare queste definizioni dovranno essere state tenute di conto anche dal progettista che avrà scelto dispositivi adeguati anche rispetto al luogo di installazione a cui è destinato. A questo punto, determinati i punti di installazione, utilizzando la documentazione di progetto, ed in particolare i dettagli planimetrici, verranno individuati i percorsi da realizzare e si predisporranno tutte le tubazioni di collegamento e cablaggio.

…MA INTANTO…

E’ stata avviata la fase installativa, ma è stata anche prodotta dal progettista la lista dei componenti che verranno utilizzati, lo schema logico con il quale devono essere programmati e legati tra loro e magari il materiale è già stato acquistato ed è già disponibile. E’ in questa fase che il System Integrator effettuerà una prima fondamentale operazione, “battezzerà” tutti i dispositivi domotici dell’impianto, ovvero assegnerà ad i componenti un “nome ed cognome” che li identificherà in maniera univoca all’interno della struttura di impianto. Questa è operazione è importante in quanto sarà la condizione di base per permettere il corretto dialogo tra i vari dispositivi.

Successivamente a questa fase il system integrator ha la facoltà di poter già consegnare all’installatore l’intero pacchetto dei dispositivi, dandogli modo di eseguire, appena possibile, l’installazione che terrà conto sia dei documenti di progetto ricevuto dal progettista, sia eventuali integrazioni generate dal system integrator a seguito dell’indirizzamento dei dispositivi. Da questo momento il system integrator ha la possibilità di realizzare a banco, quindi off-line rispetto all’impianto, tutta la programmazione dell’impianto, rimandando le operazioni di scaricamento e messa in servizio dell’impianto al termine della fase di installazione.

FUNZIONI DOMOTICHE

Seguendo le indicazioni del progettista sia tecniche che funzionali, il system integrator dovrà trasformale in funzioni e funzionalità domotiche che a grandi linee ricadranno sulle seguenti categorie di funzioni:

  • Illuminazione
  • Automazioni/Motorizzazioni
  • Termoregolazione
  • Gestione energia e carichi
  • Antintrusione
  • Sicurezza ed allarmi tecnici
  • Videosorveglianza
  • Audio – Video
  • Scenari

Ognuna di queste macro aree funzionali nasconde al suo interno la propria capillarità e l’intercossessione logica con le altre ed è qui che nasce la “magia” e la bellezza di un sistema domotico, ovvero la possibilità di creare funzioni dedicate alle specifiche necessità ed esigenze del cliente, dando modo al system integrator di liberare la propria fantasia tecnica e creare l’impianto su misura al cliente.

DIALOGO COSTANTE

Abbiamo più volte parlato di figure e/o ruoli diversi nella realizzazione di un impianto domotico, facciamo un po’ di chiarezza. E’ evidente come la realizzazione di un impianto elettrico domotico proprio per la sua natura e composizione preveda la competenza su un ampia branca di aspetti: elettrotecnica, elettronica, informatica, ma anche nozioni di termotecnica, di pratiche edilizie, ecc… Questa ampia necessità di competenze a seconda della complessità, grandezza della realizzazione e dalla tipologia, potrebbe vedere come abbiamo detto vedere la presenza di tre figure ben distinte che però, specie in ambito residenziale, possono coincidere con la stessa persona, ovvero l’installatore elettrico.

Ovviamente questo deve prevedere un’evoluzione di questa figura rispetto allo stato attuale. E’ evidente come nel caso in cui l’installatore concentri su stesso tutti i ruoli, è lui a “cantarsela e suonarsela” da solo, ma nel caso in cui le figure siano distinte  e separate, anche solo per la parte di programmazione, che debba esserci in tutta la fase di installazione un continuo dialogo e scambio di informazione e dettagli per ottimizzare i tempi di realizzazione e soprattutto per ottimizzarne le funzionalità.

MESSA IN SERVIZIO

Finite le operazioni di installazione, cablaggio e rifinitura si è pronti a dare un’ anima all’impianto e quindi ci si appresterà a fare la messa in servizio del sistema. E’ molto frequente che questa fase coincida con una prima programmazione di base che permetterà sia di verificare il funzionamento corretto delle funzionalità di base e di stretta necessità per il cliente e che permetta altresì di far “provare” l’impianto alla committenza che spesso nei primissimi giorni di utilizzo porrà osservazioni e variazioni da apporre a quanto previsto inizialmente.

Cerchiamo quindi di rendere utilizzabili in queste fasi quello che più è necessario dell’impianto e creiamoci tutto il necessario per monitorare il funzionamento dell’impianto sia localmente che da remoto possibilmente, in modo da poter intervenire in maniera rapida e semplice.

COLLAUDO

A seguito della messa in servizio dell’impianto e delle modifiche di assestamento a cui verrà sottoposto inizialmente è necessario, per dare una conclusioni alle operazioni di realizzazione, effettuare un’ispezione e collaudo strutturale e funzionale che si concluderà con la redazione di un documento riepilogativo delle verifiche effettuate e che dovrà essere controfirmato dalla ditta e dal committente e cui quindi verrà “consegnato” l’impianto. Si ricorda che per consegna si intende il rilascio al cliente di tutta la documentazione di progetto e realizzazione che, durante le operazioni descritte, sarà stata aggiorna e/o modificata rispetto alla documentazione inizialmente prodotta e che, come previsto dalla legge, al termine comprenderà anche la consegna, in formato digitale (CD, Chiavetta USB, ecc…) del file sorgente di programmazione dell’impianto che è e deve essere di proprietà della committenza.

E’ buona prassi, definita fin dall’inizio o solo a seguito del collaudo e della consegna, definire con il cliente un contratto di “assistenza” che permetta, da una parte di “fissare” delle verifiche periodiche sul funzionamento e sulla sicurezza dell’impianto, dall’altra di garantire nel tempo assistenza per la realizzazione di possibili modifiche e/o ampliamenti alla struttura realizzata, garantendo continuità tecnica alla realizzazione e fornendo un servizio non di poco conto al cliente che, se soddisfatto della realizzazione, sarà ben felice di continuare il rapporto collaborativo e professionale.

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